Biodiversità nelle specie da frutto

  • Cos'è

    PCTO - in presenza a Bologna

  • A chi è rivolto

    1° Edizione: max 20 studenti

  • A cosa serve

    Studio della diversità genetica nelle specie frutticole

  • Quando

    Febbraio 2022

Dipartimento/Struttura di Ateneo che eroga l'iniziativa

Scienze e Tecnologie agro-alimentari - DISTAL

Modalità di erogazione

In presenza.

Descrizione del progetto

La caratterizzazione della biodiversità nelle specie frutticole in Italia e in Europa è stata sviluppata in 5 secoli di pomologia ed è stata eseguita prevalentemente sulla base della morfologia dei frutti e degli alberi. Queste analisi hanno prodotto nel tempo schede pomologiche che descrivono centinaia di accessioni delle diverse specie (melo, pero, castagno ad esempio) che sono oggi presenti nelle collezioni di germoplasma. Nel nostro paese si è sviluppata una notevole diversità genetica, sicuramente favorita dalla variabilità degli ambienti di coltivazione delle diverse specie. Negli ultimi 20 anni le analisi con marcatori molecolari hanno affiancato le analisi pomologiche per la caratterizzazione varietale delle specie. L'analisi del DNA ha dimostrato che la biodiversità in natura è un parametro misurabile in termini di frequenze di alleli che sono condivisi fra accessioni imparentate e che sono spesso diversi nelle accessioni lontane dal punto di vista filogenetico. La biodiversità in una specie a nostra scelta sarà analizzata con marcatori molecolari che permetteranno un confronto tra vecchie varietà italiane autoctone e varietà più note oggi in commercio. Sarà possibile analizzare un dataset con i profili molecolari già disponibili (ottenuti mediante analisi sul DNA) per misurare la diversità genetica in un gruppo definito di varietà della specie prescelta e costruire un dendrogramma UPGMA descrittivo delle relazioni fra varietà.

Specie disponibili: melo, pero, pesco, albicocco, castagno

Contatti

TUTOR DIDATTICO/REFERENTE SCIENTIFICO PROF. LUCA DONDINI

UFFICIO ASL/PCTO

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